Italia ordina 24 nuovi Eurofighter Typhoon

L’Italia ha ufficialmente annunciato l’acquisizione di 24 nuovi Eurofighter Typhoon, un passo significativo verso l’ammodernamento della sua forza aerea. L’ordine, reso pubblico il 23 dicembre attraverso l’Agenzia NATO per la Gestione degli Eurofighter e dei Tornado (NETMA), mira a sostituire gradualmente i velivoli Tranche 1 attualmente in servizio presso l’Aeronautica Militare Italiana. Introdotti all’inizio degli anni 2000, i velivoli Tranche 1 hanno svolto un ruolo cruciale, ma le nuove tecnologie dei modelli più recenti risultano incompatibili o antieconomiche da integrare sugli aerei più datati.

Reazioni dal consorzio Eurofighter

Giancarlo Mezzanatto, amministratore delegato di Eurofighter, ha dichiarato: 

“La decisione dell’Italia di acquistare ulteriori 24 jet è una notizia fantastica per il nostro programma. Dimostra ancora una volta la forza e l’importanza che il Typhoon apporta all’Europa. In soli sette giorni, due delle quattro nazioni principali del consorzio Eurofighter hanno firmato nuovi contratti, sottolineando il ruolo cruciale di questo velivolo.”

L’annuncio italiano segue di pochi giorni quello della Spagna, che il 20 dicembre ha confermato l’acquisto di 25 nuovi Eurofighter all’interno del programma Halcon II. La Germania, dal canto suo, ha già ordinato 38 nuovi jet con piani per ulteriori 20, mentre il Regno Unito rimane l’unico partner del consorzio senza un ordine recente.

Innovazioni tecnologiche

I nuovi Eurofighter italiani saranno equipaggiati con una suite avanzata di avionica, sistemi d’arma potenziati e sensori di ultima generazione. Tra le capacità principali figurano l’integrazione con i missili MBDA Brimstone III e Meteor, oltre a miglioramenti nella connettività per operazioni congiunte e network-centriche. Questi aggiornamenti garantiranno una maggiore efficacia operativa, rendendo l’Eurofighter un asset strategico per le missioni future.

L’Italia, che attualmente opera una flotta di Eurofighter suddivisi tra le Tranche 1, 2 e 3, sarà la quarta nazione a ordinare velivoli appartenenti alla Tranche 4 o superiore. Tra i membri principali del consorzio Eurofighter, il Regno Unito è l’unico a non avere ancora emesso un ordine per nuovi velivoli, mentre la Germania ha avanzato proposte per una futura Tranche 5, i cui dettagli dovrebbero emergere nei prossimi anni. Nel frattempo, le consegne della Tranche 4 sono previste fino al 2030, rappresentando una tappa importante per l’ammodernamento delle flotte europee.

 

Foto: EUROFIGHTER GROUP

I nuovi Eurofighter italiani saranno equipaggiati con una suite avanzata di avionica, sistemi d’arma potenziati e sensori di ultima generazione. Tra le capacità principali figurano l’integrazione con i missili MBDA Brimstone III e Meteor, oltre a miglioramenti nella connettività per operazioni congiunte e network-centriche. Questi aggiornamenti garantiranno una maggiore efficacia operativa, rendendo l’Eurofighter un asset strategico per le missioni future.

L’Italia, che attualmente opera una flotta di Eurofighter suddivisi tra le Tranche 1, 2 e 3, sarà la quarta nazione a ordinare velivoli appartenenti alla Tranche 4 o superiore. Tra i membri principali del consorzio Eurofighter, il Regno Unito è l’unico a non avere ancora emesso un ordine per nuovi velivoli, mentre la Germania ha avanzato proposte per una futura Tranche 5, i cui dettagli dovrebbero emergere nei prossimi anni. Nel frattempo, le consegne della Tranche 4 sono previste fino al 2030, rappresentando una tappa importante per l’ammodernamento delle flotte europee.

I dettagli tecnici dei nuovi Eurofighter italiani non sono ancora stati completamente divulgati, ma si prevede l’integrazione del nuovo European Common Radar System . Questo radar Active Electronically Scanned Array , noto come Captor-E, sostituirà il radar Captor-M a scansione Doppler attualmente installato su gran parte degli esemplari in servizio. Inoltre, il programma di potenziamento Phase 4 Enhancement apporterà miglioramenti significativi, tra cui capacità avanzate di guerra elettronica, un sistema di contromisure difensive ulteriormente migliorato e una gestione automatizzata dei sensori, consolidando il ruolo dell’Eurofighter come piattaforma d’avanguardia nel panorama della difesa aerea.

La flotta attuale

Attualmente, l’Aeronautica Militare Italiana dispone di circa 96 Eurofighter Typhoon, distribuiti tra diverse basi operative. Questi velivoli svolgono principalmente missioni di difesa aerea e polizia dello spazio aereo, oltre a ruoli multiruolo più complessi. Le principali basi operative includono Grosseto, sede del 4° Stormo e centro strategico per la difesa aerea; Trapani-Birgi, cruciale per le operazioni nel Mediterraneo e la protezione delle rotte marittime; Gioia del Colle, fondamentale per il controllo del Sud Italia e missioni internazionali; e Istrana, base responsabile del controllo del Nord Italia.